Il libro della Confraternita

PREMESSA DELL’AUTORE PROF. GIUSEPPE NIGRELLI   AL LIBRO L’OPERA PIA DI G.B. FALCIGLIA “ PARROCCHIA, OSPEDALE, CONFRATERNITA” NELLA STORIA RELIGIOSA E CIVILE DI LEONFORTE.

Realtà di notevole portata pur nell’odierno mondo secolarizzato, la parrocchia era nel passato l’istituzione religiosa onnipresente che si inseriva nella trama del tessuto sociale di ogni comunità civile in cui svolgeva ruoli fondamentali se non esclusivi nella vita economica, politica, culturale oltre che religiosa della società.

A ragione la storiografia più recente si è orientata verso lo studio degli enormi depositi documentari degli archivi parrocchiali sia sulla base della riscoperta e rivalutazione di realtà sia sulla base di metodologie innovative di ricerca che vogliono recuperare certe zone della storia umana a torto rimaste nell’ombra che, nella prospettiva di una integrale visione del cammino umano, risultano di non minore importanza rispetto ai percorsi privilegiati nel passato.

Se poi ci riferiamo alla particolare vicenda della parrocchia di Santo Stefano Protomartire di Leonforte, alla sua nascita e al ruolo religioso, civile e sociale che essa ha avuto nella storia della città, ci si rende ben conto che essa, al di là di una definita storia ecclesiastica di quartiere, può assurgere in certo modo a paradigma in merito a quello che la vicenda macrostorica della Sicilia e in genere della cattolicità nell’età moderna.

Protagonista assieme alla Chiesa Madre della storia religiosa della città, la chiesa fondata da Gian Battista Falciglia nel secolo XVII, nata col titolo delle Anime del Purgatorio e poi nel 1700 dedicata a Santo Stefano Protomartire, ha finito col monopolizzare il suo ruolo, anche quando altre parrocchie si sono create nella nostra comunità, nella popolare denominazione di Parrocchia.

Centro propulsore di vita non solo religiosa nel nucleo storico della nuova città sempre più popoloso, il cui circuito parrocchiale raggiungerà i seimila abitanti nel ‘900, la parrocchia intristisce negli ultimi decenni nella moria del quartiere che si spopola e vanifica come del resto tutto il centro storico leonfortese, sicché le antiche case con mura decrepite e coi i balconi diruti oppure rivestite da pacchiani restauri chiassosi e comunque per lo più disabitate, e le viuzze, paradossalmente ora ben pulite e levigate, sbadigliano nella noia perenne quasi a testimoniare una denunzia contro la politica dissennata di varie generazioni amministrative che taglia le patrie radici alla pianta antica che fu la sede dei nostri avi.

Le ineluttabili prospettive sul futuro prossimo della nostra storica parrocchia se ci affliggono come tutti gli eventi che ci sovrastano col loro inesorabile processo ci spingono, per altro verso, al recupero della memoria della sua complessa vicenda plurisecolare per consegnarne al futuro almeno il ricordo. E ciò nella speranza che l’antica istituzione religiosa possa rivivere nelle pagine e nelle menti di quanti vorranno accostarsi al suo repertorio documentario.

INTRODUZIONE DEL MODERATORE, FILIPPO ZARBA’,  AL LIBRO L’OPERA PIA DI G.B. FALCIGLIA “ PARROCCHIA, OSPEDALE, CONFRATERNITA” NELLA STORIA RELIGIOSA E CIVILE DI LEONFORTE.

La Confraternita del Monte di pietà sotto il titolo dell’Addolorata è una fraternità di uomini chiamati a fare esperienza di vita cristiana in unione con la Vergine Addolorata. Attualmente si compone di 243 Confrati, per la maggior parte giovani, di cui 158 Professi, 15 novizi, 12 postulanti e 58 aspiranti. E’ da due anni che ho il piacere di esserne al servizio, nella qualità di Moderatore, insieme al Consiglio direttivo composto da Giovanni Gallina, Salvatore Licciardo, Salvatore Salamone, Nino Laneri, Aurelio Ramagna e Filippo Fiorenza.

L’idea di scrivere un libro sulla nostra Confraternita è nata in occasione della ricorrenza del 350° anniversario della sua fondazione e della parrocchia S. Stefano, di cui è parte integrante e attiva. Abbiamo subito pensato di effettuare delle scrupolose ricerche di documenti storici negli Archivi storici della Confraternita, della Parrocchia e in quelli delle Curie vescovili di Catania e Nicosia. L’incarico di effettuare  tali ricerche e di procedere alla stesura del libro è stato affidato al Professore Giuseppe Nigrelli, insigne storico leonfortese, vissuto per parecchi anni nel quartiere della Parrocchia S. Stefano, il quale ha accettato con piacere il nostro invito e si è messo subito a lavoro con la professionalità e la passione che lo hanno sempre contraddistinto in ogni sua pubblicazione.

E’ il primo libro che viene pubblicato sulla storia della Confraternita: di certo sarà di stimolo per valutare criticamente ciò che siamo stati nel passato ciò che siamo e rappresentiamo nell’attuale momento storico e ciò che saremo in un futuro tutto da pensare e progettare.

La Confraternita ha tramandato e custodito nel corso dei secoli un carisma e una spiritualità del tutto particolari basati sulla filiale devozione a Maria SS. Addolorata. Ogni confrate, come l’apostolo Giovanni, accogliendo Maria nel proprio cuore accetta di esserne il custode, di amarla, di onorarla e principalmente di farla conoscere agli altri. Ecco dunque in estrema sintesi i nostri scopi: salvaguardia e custodia del ricco patrimonio storico-teologico della religiosità popolare unitamente  ad una moderna evangelizzazione del dolore. Per questa ragione molte iniziative della Confraternita, quali la visita agli ammalati in Ospedale in occasione delle festività natalizie e pasquali, la recita del Rosario dei sette dolori ogni venerdì presso il Collegio di Maria, la destinazione di una parte considerevole del fondo cassa ai bisognosi, sono volte principalmente all’incremento della carità cristiana e della missionarietà popolare.

Come tutte le altre confraternite di fondazione spagnola e secentesca, anche la Confraternita dell’Addolorata conosce il suo maggior risveglio durante la Settimana Santa nella quale è chiamata a dare testimonianza di fede  attraverso i suggestivi e commoventi riti e le processioni che dalla V Domenica di Quaresima (Ecce Homo), passando per la Domenica delle Palme (‘A ramaliva), il Martedì Santo (Festa dell’Addolorata) e il Venerdì Santo, fino alla Domenica di Pasqua (‘U ncuontru), scandiscono il calendario liturgico e cerimoniale della comunità leonfortese.

In questi ultimi due anni si è “investito” di più sull’educazione umana e pastorale dei giovani, che rappresentano sicuramente il futuro della Confraternita: tutte le recenti iniziative come  “Giovani al teatro”, tornei di pesca, piccoli portatori di stinnardi, sono sicuramente momenti di sano divertimento che mirano oltre che alla crescita spirituale dei giovani confrati, attraverso un cammino di catechesi cristiana, anche ad una profonda crescita umana. Miriamo dunque a fare della  Confraternita un punto di riferimento per le nuove generazioni, per questo spenderemo tutte le nostre energie a che il futuro della Confraternita possa sempre più identificarsi con la crescita spirituale dei confrati, nello spirito della più genuina carità cristiana, della missione, dell’evangelizzazione e dell’educazione al senso cristiano della vita.

In merito alla pubblicazione di questo libro, sono convinto che esso costituirà per ogni confrate uno strumento privilegiato di studio e di formazione stimolante atto a riscoprire le origini e l’evoluzione storica della Confraternita, col fine precipuo di riscoprire, riprendere e migliorare molte tradizioni dimenticate e travolte dal vento di un falso modernismo.

Un grazie lo voglio dire anche a chi ha voluto tenere per sé la propria esperienza vissuta all’interno della Confraternita non volendola inserire in questo libro: è una scelta che va in ogni caso rispettata e anche capita.

Un grazie particolare va Turi Algozino e Diego Di Pasqua i quali con la loro coerenza e disponibilità mi sono sempre stati vicini e hanno trasfuso la loro esperienza di ex presidenti nella realizzazione di questo libro.

Infine un grazie di vero cuore va alla Nostra Madre Maria SS. Addolorata, che mi ha dato l’onore di servire la sua  Confraternita nella qualità di Moderatore, nonché l’immensa gioia e la possibilità di portare a compimento il 350° anniversario della Fondazione e la realizzazione del primo libro sulla Confraternita.

Affido tutti alla Protezione di Maria SS. Addolorata affinché  ci avvolga con il suo manto e ci preservi da ogni sorta di  pericolo e da ogni male.

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