ECCE HOMO
La festa dell’Ecce Homo per i confrati dell’Addolorata inizia il venerdì precedente, quando avviene in Parrocchia il rito della preparazione della Madonna, al canto del Salve Regina la statua viene prelevata dalla sua postazione accanto al Crocifisso con un preciso rituale, da qualche anno questo momento è stato dedicato ai nostri fratelli ammalati, la statua viene traslata all’interno della Chiesa dagli ammalati presenti e lungo il tragitto si meditano i sette dolori di Maria con intervalli di canti mariani, giunta all’altare centrale la statua viene posta sulla vara e addobbata con il manto portato dai bambini presenti, con stellario, spadino e la corona di spine in testa, alla fine dopo aver recitato l’ “Atto di Affidamento “ i confrati in assoluto raccoglimento intonano il canto “ Stava Maria Dolente”.
La sera della domenica, al termine della Santa Messa, si svolge la processione del Cristo legato alla colonna, curata dalla Confraternita Maria SS. della Mercede. Alla processione partecipa anche la nostra confraternita con il simulacro dell’Addolorata, nel frattempo giunta dalla Chiesa di S. Stefano.
Avvenuto il commovente incontro della Madre con il Figlio sul sagrato della Chiesa della Mercede, le due confraternite, disposte in fila, danno inizio alla processione che si snoda per via Portella, Corso Umberto e via Cavallotti, osservando due soste, in chiesa Madre e ai Cappuccini.
L’Addolorata accompagna l’Ecce Homo per tutto il percorso fino al suo rientro nella Chiesa della Mercede, per poi fare rientro “da sola” nella chiesa di S. Stefano.
Prima dell’acquisto dell’attuale statua dell’Addolorata la nostra Confraternita portava in processione il simulacro raffigurante la Vergine seduta, la stessa che attualmente è presente il venerdì santo. Essa, di ritorno dalla Mercede al rientro dell’Ecce Homo, sostava nella chiesa di Santo Stefano fino a martedì santo, fino a quanto la nostra confraternita, portandola in processione, si recava in Matrice per l’Adorazione Eucaristica.
